mercoledì 3 settembre 2008

Legnate cyber-medioevali

Titolo: Sengoku 3

Sistema: NeoGeo

Produttore: Playmore

Sviluppatore: Noise Factory

Genere: Beat ‘em Up a scorrimento

Anno: 1997












E’ risaputo in quali acque torbide hanno navigato i titoli per il sistema NeoGeo dopo la chiusura della casa madre. Playmore, nelle cui fila militano ex-sviluppatori SNK, ha partorito sequel delle serie più famose interessanti sul piano quantitativo, ma carenti su quello qualitativo, opere per lo più prive del carisma e del fascino che in passato ha decretato il successo delle storiche saghe come The King Of Fighters o Samurai Showdown. Rispetto a tale avvilente tendenza, Sengoku 3 rappresenta un’eccezione. Almeno in parte. Questo sequel vanta infatti miglioramenti da ogni punto di vista, e sebbene non sia esente da difetti strutturali e tecnici, costituisce comunque un’esperienza godibile. La meccanica di gioco beneficia di qualche novità apprezzabile, come l’intrigante sistema delle combo, e in generale garantisce un’esperienza ludica gratificante, sebbene non dimostri un’eccessiva dose di cura, varietà e profondità. La protesi digitale talvolta non risponde con adeguata prontezza ai comandi impartiti, mentre l’ampia area di gioco [gli scontri non avvengono in schermate fisse, lo scrolling è sempre possibile], anziché privilegiare un approccio “creativo” delle strategie offensive del giocatore, rende frustante la fruizione: troppo spesso i nemici attaccano [o principiano un attacco] da oltre i bordi dello schermo, cosicché evitare i loro colpi diviene questione di fortuna, e sovente è impossibile scamparvi, perdendo vite senza capire il perché. Se a ciò si aggiunge l’elevata difficoltà dei livelli più avanzati, la giocabilità non può non risentirne. Nel complesso, inoltre, il game design soffre di una certa monotonia e staticità. Falle aggravate dal limite di quattro sprite nemici contemporaneamente presenti sullo schermo. Tecnicamente il gioco si difende bene, con fondali dal buon livello di dettaglio, sprite di dimensioni considerevoli e animazioni di discreta fattura, sebbene la fluidità delle stesse lasci un po’ a desiderare, in alcune occasioni. Pure il comparto sonoro denuncia una qualità soddisfacente, nonostante le musiche tendano rapidamente a stancare e la scelta degli effetti sonori risulti talvolta discutibile.


















Tirando le somme, Sengoku 3 presenta carenze piuttosto vistose, in ogni campo, eppure si lascia giocare, catturando l’attenzione grazie a personaggi carismatici, atmosfere trascinanti e un game design che, nonostante le evidenti lacune, si dimostra fondamentalmente solido ed efficace.




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