giovedì 17 marzo 2011

SteamCast

Titolo: Dreamcast Collection

Sistema: Windows (XBOX 360, Playstation 3)

Produttore: Sega

Sviluppatore: Sega

Genere: Vari

Data d'uscita: 4 Marzo 2011 (Steam)




Ad inizio mese, fulmine al ciel sereno, è apparsa su Steam una raccolta di titoli per Dreamcast, intitolata Dreamcast Collection. Essa comprende: Crazy Taxi, SEGA Bass Fishing, Sonic Adventure DX e Space Channel 5: Part 2. Considerati alcuni precedenti Steam (mi riferisco essenzialmente ai giochi DOS o vecchi giochi per Windows), al giubilo suscitato dapprima dalla scoperta, sono seguite delle perplessità. Innanzitutto: la scelta dei titoli. Ok, passi Sonic Adventure, perché è l'icona Sega e di sicuro il prodotto con maggiori prospettive di vendita del parco software Dreamcast. D'accordo anche Bass Fishing, per la sua natura casual e "adulta", ha un mercato potenziale vasto su computer. Ma Crazy Taxi? Se ne sentiva la necessità su PC, dacché gira certamente su Windows XP e con discreta probabilità anche su Vista e Seven? Più tardi ho scoperto che la Dreamcast Collection è uscita anche per XBox 360 e ho immaginato sia stata pensata principalmente per quel formato: su console next-gen, il primo Crazy Taxi è apparso solo molto recentemente, dunque la selezione, in tale ottica, appare (parzialmente) giustificata.




Ciò che mi ha reso cogitabondo in un secondo momento, è la validità della riproposizione. "Poggerà su un emulatore?", mi sono chiesto. L'emulazione del Dreamcast è lungi dall'essere perfetta, ergo una simile soluzione avrebbe prodotto risultati scadenti. La risposta, per fortuna, è no: a quanto pare, si tratta di adattamenti con tutti i crismi del caso. Alleluia!
Tuttavia, dopo aver dissipato i dubbi in merito a questi due aspetti preliminari, non mi ritenevo ancora convinto: il fatto si tratti di porting veri e propri, non rappresenta in alcun modo una garanzia circa la qualità degli stessi. Non mi restava che appurarlo con mano. Ho deciso così di principiare la verifica dalla conversione più problematica: Space Channel 5 Part 2.


Su PC la risoluzione massima di 1280x720 non è granché. Ma bisogna ricordarsi che il Dreamcast aveva una risoluzione di 640x480, e quantomeno, ora possiamo godere dei giochi in 16:9.


Prima di esprimere considerazioni circa la qualità di questa edizione Steam, conviene spendere due parole per presentare il gioco a chi non lo conoscesse. Si può immaginare SC5 come il musical tratto da uno action-shooter tridimensionale. A livello di dinamiche, SC5 sta a Tomb Raider come Grease sta a I ragazzi della 56ª strada. Preciso "a livello di dinamiche" perché non si pensi stia sostenendo la superiorità di Tomb Raider per quanto riguarda il "messaggio" (au contraire, SC5 è probabilmente più adulto e impegnato del gioco con l'esploratrice tettuta). Le meccaniche consistono nella ripetizione, col giusto ritmo, di pattern di input, combinazioni di frecce direzionali e due tasti di sparo: un bottone emette il Chou, un laser offensivo, utile ad abbattere i nemici; l'altro scaglia invece un Hey, ossia un raggio salva-ostaggi. Qualcuno ha parlato di SC5 come di un Simon a tempo di musica. La descrizione è abbastanza calzante. Tuttavia, non rende conto dell'esperienza complessiva offerta dal gioco: non si può considerare il piano interattivo separatamente rispetto all'ambito audiovisivo; mai come in questo caso, i campi sono interconnessi e inscindibili. Bisogna considerare, in primo luogo, come i pattern sono sempre contestualizzati rispetto alla situazione "narrativa" e visuale. Se ci si trova nello spazio aperto, a difendere una navicella dai missili, predominano i Chou; nelle sequenze più prettamente danzerecce, invece, l'accento è spostato sulle direzioni. Secondariamente, le serie di comandi non si limitano meramente a ricalcare il ritmo di una canzone, ma sono progettate in maniera "fantasiosa" rispetto all'andamento ritmico e al contenuto melodico del pezzo. Infine, non si può cogliere l'entità dell'appagamento videoludico veicolato da SC5 senza considerarne il suo piano visivo: il lavoro svolto in merito all'architettura e all'illuminazione dei livelli è a mio giudizio uno dei vertici più alti mai toccati dal medium; ergo, sì, in un certo senso, si prosegue nel gioco anche solo per ammirare lo stage successivo, l'ennesimo completino di Ulala o la prossima coreografia.


I (numerosi) FMV appaiono un po' sgranati e slavati. Ma probabilmente non ci si poteva aspettare di più in tal senso, considerando la natura "immutabile" della fonte.


In ambito tecnico, chiariamo subito che l'adattamento è ben distante da livelli di perfezione. La grafica è inficiata da un aliasing molto marcato (a causa anche di una risoluzione massima alquanto bassa rispetto agli standard odierni - 1280x720) e il tearing che affligge gli sfondi, specie negli esterni e in situazioni particolarmente movimentate, può dare parecchio fastidio. Il problema della risoluzione non si può risolvere in alcun modo; per quanto riguarda il tearing, vi si può ovviare forzando il v-sync dalle impostazioni della propria scheda video. D'altro canto, mi sembra abbastanza palese il gioco sia pensato per l'esecuzione in finestra, dove le magagne grafiche di cui sopra divengono pressoché impercettibili.
Il difetto reale di questa conversione è un altro, e riguarda le impostazioni: la gestione dei settaggi, affidata (prevedibilmente) ad un software esterno al gioco, è inefficace, e le impostazioni inserite vengono semplicemente ignorate una volta avviato il prodotto. Per fortuna, esiste una soluzione: basta effettuare la seguente procedura:
1) Vai in Documenti e crea (se non esiste) la cartella \SEGA\Space Channel 5 Part 2\.
2) Apri la cartella di Steam, e nella directory \steamapps\common\space channel 5 part 2\, localizza il file config.ini
3) Copia il file config.ini e incollalo nella cartella Documenti\SEGA\Space Channel 5 Part 2\ creata nello step 1)
4) Per modificare le impostazioni del gioco, apri e edita il file Documenti\SEGA\Space Channel 5 Part 2\config.ini incollato nello step 3)
4.1) A tal scopo, Wordpad è adeguato, mentre Notepad è praticamente inutilizzabile (mostra tutto il testo su di un'unica riga). Si consiglia l'uso di un editor di codice come Notepad++ che consente una visualizzazione più immediata, e un accesso continuato al file: non è necessario localizzare e aprire il file config.ini ogni volta si vuole modificare un parametro nella configurazione del gioco: è sufficiente avviare Notepad++, che vi accede in automatico.


Il timing di questo adattamento è impeccabile. Il gioco mantiene così intatto il feeling e il coinvolgimento originari.


In merito ai comandi, non sono riuscito a comprendere lo standard adottato per i tasti; dunque, volendo modificare i controlli, probabilmente non si può far altro che procedere a tentativi, variando volta per volta il relativo codice del file config.ini e effettuando delle prove. Bisogna tuttavia riconoscere che le impostazioni di default sono funzionali e, sebbene il gioco dichiari di non riconoscere nessun pad, il controller XBox 360 è perfettamente supportato. L'unico problema, in tal senso, è rappresentato dai limiti costitutivi della periferica; in particolare, la croce direzionale, notoriamente penosa, in un gioco fondato sulla precisione e sulla rapidità delle direzioni, rappresenta un handicap abbastanza fastidioso. Nulla che possa pregiudicare la fruizione del gioco, comunque: diviene un problema rilevante soltanto nelle concitatissime fasi conclusive del gioco.




È tempo di tirare le somme. La vera lacuna di questa raccolta è l'assenza di extra. Si tratta dell'ennesima occasione sprecata di attualizzare dei classici: prendere di peso dei titoli del passato, per quanto grandi, e gettarli in pasto ad un mercato sovraccarico e febbricitante qual è quello odierno, non è un'idea esattamente brillante. È bieca speculazione. Ciononostante, sono felice che, quantomeno, i titoli siano giocabili esattamente come gli originali, e nulla ne ostacola gravemente la fruizione: considerati alcuni precedenti Steam, stavolta non ci si può lamentare. È vero che questi porting offrono poco in più rispetto alle versioni Dreamcast, ma bisogna anche rilevare che non mancano di nulla; e personalmente, ciò mi basta. Sarà che ho un debole per i titoli Sega e per la possibilità di rigiocare i classici sul mio PC, ma, per concludere, posso affermare di aver molto apprezzato l'operazione; e spero presto il parco titoli della collection si allarghi su qualcosa di più interessante e appropriato rispetto alla ludoteca PC (tanto per citare qualche titolo: Virtua Fighter, Sega GT, Shen Mue,...).







Download from Steam (29.99€ il pacchetto, 9.99€ il singolo gioco)