domenica 1 marzo 2009

Pulsioni platformiche

Titolo: Pulseman

Sistema: Megadrive

Produttore: Sega

Sviluppatore:
Game Freak

Genere:
Platform

Anno: 2004







Mai importato in Occidente, Pulseman è uno degli ultimi titoli comparsi su Megadrive, e probabilmente ne costituisce l'ultima uscita degna di nota. Stilisticamente è ineccepibile. Anzi, si direbbe che da parte dei realizzatori, l'aspetto estetico abbia beneficiato di cura ed estro poderosi, a scapito però della sostanza ludica, la quale manca di adeguato spessore. Analogamente a quanto avviene in Sonic, la meccanica è focalizzata sulla velocità. Il protagonista può proiettarsi fulmineamente in aria a mo' di sfera energetica: ciò gli consente di eliminare i nemici e di raggiungere luoghi normalmente inaccessibili. Tuttavia, frequentemente, troppo frequentemente, terminata la forza propulsiva che gli consente di schizzare come un proiettile, Pulseman finisce inesorabilmente addosso ai nemici. In sostanza, il game design commette forse il peggiore errore possibile: si perdono vite senza sapere come. In altre parole, la sensazione provocata nel giocatore è quella di non avere pieno controllo della situazione, di ritrovarsi in balia del caso.





Nel complesso, si ha l'impressione Pulseman sia in tutto e per tutto figlio di quel periodo – metà anni '90 - in cui il platform tentava di opporsi al proprio fisiologico esaurimento, proponendo o formule costituite da infinite variazioni della meccanica e focalizzate sul boss figthting (Dynamite Headdy) oppure pastiche di generi diversi (Toy Story). In tale difficile contesto, Pulseman, apparentemente, punta completamente sul nuovo: pare poter vantare l'inedito o l'inaudito in qualunque campo. Tuttavia l'innovazione è solo di facciata. La meccanica di gioco, nella sua essenza, puzza di vecchio da diverse miglia di distanza. Pertanto, nel 1995 - e oggi a maggior ragione – la struttura ludica risulta scarsamente raffinata, poco appagante. Mi sento di sostenere, insomma, che chi all'epoca ne bocciò l'adattamento per il mercato occidentale, compì una decisione assai oculata: Pulseman non aveva i numeri per ottenere il successo. Sennonché, il suo look - stylish, ricercatissimo, sicuro di sé, quasi sfrontato - gli è valso un certo seguito di nicchia che perdura, più o meno meritatamente, fino ad oggi.





Download
from Rom Hustler

Nessun commento: