lunedì 2 maggio 2011

Bug 'n' Slash

Titolo: Hazen. The Dark Whispers

Sistema: Windows

Produttore: Strategy First

Sviluppatore: Dagger Games

Genere: Hack 'n' Slash

Data di uscita: 28 Aprile 2010 (Steam)











Hazen: The Dark Whispers
sputa in faccia al giocatore. Le prova veramente tutte per farsi odiare. Ad alcuni utenti crasha prima ancora di avviarsi. Nel mio caso, a parte i crash occasionali, che avevo già dato per assodati, ha iniziato a crashare irremediabilmente (nel senso che mi impediva di continuare a giocare, e caricando il salvataggio non risolvevo nulla) a partire dalla terza area. Dopo 11 ore di gioco. Del genere hack 'n slash Hazen prende il peggio, e tenta anche di peggiorarlo ulteriormente. Hazen non ha classi, manca di una trama, e praticamente non presenta NPC. Consiste in un clicking autistico fin dai primissi istanti del gioco: non si fa neppure in tempo a rendersi conto di aver iniziato la partita, che si viene già travolti da orde di scheletri. E il tenore delle meccaniche prosegue così fino alla fine, salvo qualche rarissimo blando spunto di rompicapo e/o azione più ragionata. In Hazen non c'è il parlato e si è costretti a leggere ogni testo. "Per fortuna", i testi contenuti nel gioco sono ben pochi. Ad ogni modo, se gli "unici" difetti fossero questi, si tratterebbe ancora di un prodotto accettabile. Invece no. C'è di peggio. Molto, molto peggio. Hazen è probabilmente il gioco più buggato della storia. O qualcosa di estremamente prossimo a tale primato. Sgomita per sottrarre a Big Rigs l'ambìto scettro. Tanto per dire, mi è capitato di caricare un salvataggio, ed essere continuamente raggiunto dagli attacchi scagliati da un boss che avevo già steso ore prima. Boss che non era neppure presente nell'area di gioco, ma distava moltissimo dal punto in cui mi trovavo. 3-4 minuti di cammino virtuale, almeno. Ho risolto facendo ritorno nella location del boss e abbattendolo una seconda volta. La prima bacchettata sulle mani dello sventurato giocatore, la sferra il sistema di controllo. Quanto di più scomodo mai concepito. Click-destro per spostare l'avatar, click-sinistro per attaccare. Tuttavia, nonostante lo sgomento iniziale, si finisce per abituarcisi. Così come ci si abitua al veleno contenuto nelle sigarette e si inizia la discesa infernale nel tabagismo.
Invece, ciò che si fatica ad accettare, e non c'è forza dell'abitudine che tenga, riguarda la gestione dei salvataggi. Il gioco è diviso in 5 aree (corrispondenti a 5 boss). Volta per volta, completando una data missione, si guadagna l'accesso ad una nuova area, e il gioco crea in automatico un salvataggio relativo a quella specifica sezione. Il problema è che i 5 salvataggi non sono ordinati cronologicamente. Sono tutti "contemporanei", rappresentano dei meri accessi alle 5 aree - la cosa è talmente singolare che non è neanche facile da spiegare. Il salvataggio, insomma, è unico - non c'è alcuna possibilità di salvare su più file. Il che implica una volta incappati in uno dei frequentissimi bug, l'unica soluzione è ricominciare il gioco daccapo, non si può caricare un salvataggio precedente cercando così di eludere il bug. Nonostante il panorama avvilente e devastato finora delineato, Hazen è riuscito a tenermi incollato allo schermo per oltre 10 ore. In qualche perverso modo che non riesco a razionalizzare; presumo sia a causa di una mia debolezza, non in virtù di una qualità del gioco. Eppure lo stile grafico, nonostante anche l'àmbito tecnico risenta della generale strabiliante approssimazione, non è per niente malvagio. La modellazione delle creature e dei paesaggi, e la loro animazione, tutto sommato è gradevole, lo si nota dagli screenshot; così come piacevole è la qualità delle composizioni musicali. L'albero delle abilità, per quanto ridotto all'osso, permette un minimo di personalizzazione strategica, e in fondo è divertente scorazzare per le location affettando qualunque cosa si muova, sfruttando creativamente i vari attacchi a disposizione, e gestendo l'esiguo (in varietà, non in quantità) parco oggetti in funzione del prossimo scontro. In sostanza, se non fosse per i macroscopici errori di programmazione, Hazen me lo sarei goduto, nonostante il design scriteriato. Così com'è, però, non rappresenta assolutamente un prodotto degno di raggiungere il mercato. La sua attuale forma sarebbe accettabile per un gioco in fase pre-release. Molto "pre". Tra l'altro, si tratta del primo episodio di un serial; il quale, considerando la resa catastrofica dell'esordio, non avrà mai un prosieguo.



Download from Steam (7.99€)

Nessun commento: